SI PUò CAMBIARE VITA A 30 ANNI?

Cambiare vita a 30 anni è possibile, nonostante, a prima battuta, possa spaventare. I 30 anni non sono un’età semplice, poiché rappresentano un punto di svolta, un traguardo posto al termine della giovinezza e una base di partenza verso il mondo degli adulti. In linea generale, nel momento in cui si pianifica la propria vita da ragazzini si immagina di arrivarci pienamente realizzati, con un lavoro soddisfacente e appagante, la casa dei sogni e una perfetta vita di coppia o una famiglia già formata.

Nella realtà, però, nessuno ci impone come bisogna essere a trent’anni e non sempre ciò che ci si aspetta accade davvero, quindi, spesso, cambiare vita e ricominciare da zero rappresenta l’unica soluzione possibile. Prima di scoprire come farlo, però, occorre comprendere se sia davvero la scelta giusta.

Come capire se devi cambiare vita?

Spesso e volentieri, alla stragrande maggioranza delle persone, capita di pronunciare la frase “voglio cambiare vita”, senza averci riflettuto abbastanza ma, soprattutto, non avendo fatto ancora nulla per cercare di renderla migliore. La quotidianità può, certamente, essere faticosa, ma qualche problema sul lavoro o piccole incomprensioni non bastano per arrivare a prendere una decisione drastica, soprattutto se riguarda un cambiamento radicale.

Si tratta, infatti, di una scelta da ponderare senza fretta e, allo stesso tempo, non lasciandosi intimorire. In linea generale, esistono alcuni segnali per capire se è necessaria una vera e propria trasformazione, quali, tra gli altri: tristezza, insoddisfazione, stress costante che influisce sul benessere psico-fisico, senso di blocco o di smarrimento.

Ciò detto, in alcuni casi, potrebbero bastare dei piccoli cambiamenti, come iniziare a pensare positivo, comunicare agli altri i propri bisogni e, soprattutto, dedicare del tempo a sé stessi, coltivando passioni e hobbies. Qualora, però, dopo un’attenta riflessione si desideri davvero cambiare la propria vita, non resta che farlo con forza e determinazione, senza paura delle sfide da affrontare.

Cambiare vita a 30 anni si può

Per molti, i 30 anni rappresentano una fase della vita particolarmente importante, un momento in cui fare un bilancio, riflettendo su quanto fatto in passato e prefiggendosi degli obiettivi per il futuro. Non esiste un manuale di istruzioni che indichi cosa fare per iniziare una nuova vita, ma non c’è dubbio che occorra partire, quale step preliminare, dalla cura verso sé stessi. Se è vero che a 30 anni si è ancora giovani, è pur vero che il corpo non è lo stesso di dieci anni prima e le cattive abitudini, col tempo, si pagano.

È il momento, pertanto, di modificare il proprio stile di vita, iniziando a mangiare bene, bere molta acqua, fare attività fisica, dormire almeno otto ore a notte, smettere di fumare e abbandonare tutto ciò che, appunto, non coincide con una vita sana ed equilibrata. Non bisogna mai dimenticare che per stare bene psicologicamente, anche il benessere fisico gioca un ruolo importante.

Dopodiché, è necessario concentrarsi su quali siano le ragioni che ci inducono a voler cambiare vita a 30 anni, abbandonando la nostra comfort zone per intraprendere un nuovo percorso, in modo da iniziare con pazienza ad effettuare il cambiamento. Un trasferimento all’estero, ad esempio, necessita di più tempo rispetto a un trasloco nella medesima città o a un cambio di ufficio, poiché occorre occuparsi della burocrazia e di tutto ciò che comporta cambiare Paese.

Cambiare vita e lavoro a 30 anni

Scegliere di ricominciare dal punto di vista professionale, avendo oltrepassato la soglia dei 30 anni, non è semplice, in quanto, spesso e volentieri, occorre fare i conti con le responsabilità che derivano dalla gestione di una casa o di una famiglia. Ciononostante, non bisogna mai reprimere le proprie ambizioni.

Si può scegliere di cambiare lavoro per diverse ragioni, quali la mancanza di stimoli, l’impossibilità di crescere professionalmente, difficili rapporti con datore di lavoro e colleghi, condizioni difficili o, semplicemente, perché si ha voglia di sperimentare e sfruttare le competenze acquisite in un nuovo settore. In qualsiasi caso, l’importante è valutare il rapporto tra i rischi e i benefici ed essere pronti a superare nuovi ostacoli.

Chiudere una storia d’amore a 30 anni

Anche concludere una relazione sentimentale comporta un cambiamento di vita, ancor di più ove si tratti di una convivenza o di un matrimonio, oppure, ancora, ci siano dei figli. Il fatto che sia un’esperienza difficile e dolorosa, però, non può costringerci a rimanere intrappolati in una relazione in cui manca l’amore (a volte, addirittura, tossica) sebbene su quel rapporto si siano create aspettative future.

Purtroppo, a volte anche dopo molti anni, possono nascere incomprensioni e problemi irrisolvibili, dalle incompatibilità caratteriali ai tradimenti. In questi casi, l’età, le risorse e il tempo investito per far funzionare la coppia non contano e non possono indurre a mantenere una situazione di infelicità. A trent’anni ma, anche, a quaranta, cinquanta, sessanta e così via, tutti meritiamo di vivere una storia d’amore con la A maiuscola, in serenità, basata sulla fiducia e sul rispetto reciproco.

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